L’Istituto Nazionale Fisica Nucleare premia il Primo Liceo Artistico di Torino

Il progetto Zlòty degli studenti Danubio Flavio, Salmin Valentina e Sassi Felix, della classe 5C del Primo Liceo Artistico di Torino indirizzo Architettura e Ambiente, è tra i vincitori del concorso legato al progetto "Art & Science across Italy" dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare.

Zloty

L’opera Zlòty, dopo aver superato il concorso regionale in mostra al Mausoleo della Bela Rosin di Torino, è approdata alla fase nazionale insieme al progetto WarpWalk delle studentesse Arrotti Matilde, Danubio Gloria e Pozzana Sara della classe 3C dell’indirizzo Architettura e Ambiente.

Le due opere selezionate, risultato di un percorso PCTO che ha coinvolto la disciplina di indirizzo e Fisica, sono state esposte al MANN di Napoli dal 3 al 17 maggio e Zlòty premiata al Teatro Acacia (NA) con una borsa di studio per gli studenti autori del progetto, che parteciperanno a uno Stage al CERN di Ginevra dal 1 al 5 settembre 2024.

Zlòty, ovvero “aureo", prezioso come un cristallo, è il progetto per un museo dello spazio a Punta Falcone in provincia di Livorno. Albert Einstein associava il mondo ai quadri di Van Gogh, per questo il progetto propone una reinterpretazione de “La Notte stellata” per gli allestimenti del museo. La luna, corpo celeste che riflette la luce, si configura nel cristallo centrale alla composizione architettonica come luogo di incontro per le attività didattiche. I cristalli e le strutture circostanti, ispirate alle architetture di Daniel Libeskind costituite da superfici a diverse inclinazioni, sono corpi di rifrazione dei raggi di luce che li attraversano e che assumono velocità e direzioni differenti. Le strutture si articolano lungo un percorso a forma di doppia spirale aurea che riprende la conformazione di alcune galassie. Seguendo il percorso espositivo si compie un “viaggio” alla scoperta dello spazio, delle sue verità fino a giungere al centro della fonte di luce, nucleo e concept del progetto.

Lo stand espositivo progettato per un museo dello spazio si chiama Warpwalk “camminare nella curva” dall’inglese warp (curva) e walk (camminare). L’effetto della lente gravitazionale è un fenomeno previsto dalla teoria della relatività di Einstein. Quando la luce di un oggetto lontano attraversa una regione di spaziotempo occupato da una massa densa, come una stella o un buco nero, la luce viene deviata dalla sua traiettoria originale; in sostanza la massa crea una sorta di lente gravitazionale che influenza il percorso della luce. Lo stand interattivo induce il fruitore a un cambiamento di traiettoria a causa di una instabilità della superficie di pavimento. Il piano di calpestio della parte interna dello stand riprende, nell’andamento curvilineo e a imbuto, la forma dello spaziotempo e chi proverà a percorrerlo, seguendo una linea retta, si accorgerà di non riuscire a camminare dritto e distorcerà inconsapevolmente la propria traiettoria.

WarpWalk